Angeli ciechi

[Intro] (spoken) Conta ogni segno come stelle nel buio… Ma nessuna la guida a casa. Nessuno fa da scudo [Verse 1] Disegna costellazioni sopra cicatrici, segni incisi da un padre che non capisci. Le sue azioni fioriscono lividi come spine, il suo corpo è un campo di battaglia senza fine. Sua madre distoglie lo sguardo, è assente, cieca ai suoi gridi, muta e indifferente. Osserva da dietro, non tende la mano, mentre il buio le spegne il sogno piano piano. [Pre-Chorus] (Melodic) Occhi brillanti, anima nera, volto calmo, tempesta vera. È fuoco e ghiaccio, è guerra intera, senza vincitori, solo polvere e cera. [Hook] (trap-rock) Indossa il dolore come fosse poesia, tagli nascosti sotto la manica sua. Maschera crepata, luce che inganna, verità oscure che il cuore condanna. Balla tra ombre, gemelle e bugiarde, dove la verità si spezza e si perde. Nessuno la vede, nessuno la chiama, lei sanguina in silenzio, implora la notte che l’ama. [Verse 2] (Rap) Scrive col sangue sulle piastrelle fredde, le dita tremano, ma il messaggio regge. Ogni lettera è un grido che nessuno sente, una preghiera rossa, muta e pungente. Sogna angeli che non chiedono spiegazioni, che leggono il dolore, non le condanne e le azioni. Vuole volare via, ma non cerca un sorriso, vuole solo sparire, non sogna il paradiso. Ma le ali non sollevano ossa rotte, non curano l’anima, né le sue crepe sotto. Sono solo illusioni, non la induce, mentre lei affonda, e il silenzio la brucia. [Spoken flow] Conta le bugie di suo padre… nei lividi, Conta il silenzio di sua madre… nei brividi. Nessuno arriva… nessuno risponde, Il suo urlo… solo eco tra le onde. [Bridge] (Half-sung) C’è una casa che ha costruito nella mente, corridoi pieni di pianti insistenti. Ha impacchettato i dolori, li ha chiusi, in scatole avvolte da addii confusi [Final Verse] (Melodic/rap) Stanotte cambia indirizzo, vola via, verso angeli ciechi, verso l’agonia. La sua vita cancellata da odio e gelo, padre come lama, madre come velo. Un biglietto appeso: “Perdonatemi il male, me ne vado, non reggo più il dolore.” La sua voce ora è solo un’eco che resta, un avvertimento inciso nella tempesta. [Outro – spoken flow] Ora i tagli non sono più sulla pelle… ma scolpiti nella pietra, come stelle. Lei è lì, silenziosa… più visibile ora che non respira. Il vento ride tra lapidi fredde, nessuno le chiede più se sta bene. Solo il marmo conosce il suo nome. Solo il buio… sa davvero chi era.